domenica 20 marzo 2011

venerdì 18 marzo 2011

Vogliono che ci mettiamo una croce sopra


Oggi, 18/03/2011, la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, nella seduta della Grande Camera, ha sentenziato: i crocifissi nella scuola pubblica italiana non discriminano i bambini figli di genitori non cattolici e non impediscono a questi ultimi di dare ai loro figli l'educazione che ritengono più opportuna, soprattutto nella sfera religiosa. Sempre secondo la Corte, è facoltà dello Stato italiano perpetuare certe "tradizioni" (educative?) affiggendo sulla testa di tutti nella scuola pubblica una determinata suppellettile la quale, sempre secondo la Corte, non può avere un ruolo attivo nel condizionare la crescita e l'insegnamento dei bambini.

Innanzitutto vorrei sottolineare come questa sentenza, emessa in seguito al ricorso dell'Italia presentato il 28/01/2010, sia diametralmente opposta a quella emessa il 3/11/2009; ma si sa che tra diversi gradi di giudizio i giudici possono avere opinioni molto diverse. In ogni caso, il punto nodale della sentenza è che la CEDU ritiene il crocifisso un elemento passivo, facente parte essenzialmente dell'arredo scolastico, il cui significato religioso (cioè essere simbolo della religione cattolica) è secondario, e sia prevalente il richiamo a non ben determinati valori di italianità e civiltà.

A me questa sembra una balla colossale! Ci si dovrebbe chiedere, e mi si perdoni l'estrema franchezza - i più sensibili non proseguano la lettura - come il simulacro di un cadavere inchiodato ad una croce rappresenti supposti valori civili quali la giustizia o l'uguaglianza (o la democrazia?), quando (l'elenco non è esaustivo):

  • la morte di Cristo (per chi ci crede) è stata frutto di un processo ingiusto e a senso unico,
  • i pagani (ovvero i non cristiani di allora) sono stati perseguitati e uccisi in nome di quella croce
  • i crociati hanno conquistato e sterminato in nome di quella stessa croce,
  • gli inquisitori hanno confiscato, imprigionato, torturato e ucciso in nome di quella stessa croce,
  • molti bambini ebrei italiani sono stati battezzati a forza nel segno di quella stessa croce,
  • gli abusi pedofili dei preti cattolici si sono consumati sotto quella stessa croce,
  • ecc.

E si badi bene: tutti questi eventi si sono realizzati nella convinzione dei loro esecutori di essere nel giusto (si ricordi, ad esempio, che i crociati ricevevano una assoluzione preventiva per le loro future efferatezze)!

Si dirà, l'imposizione del crocifisso è prevista per legge. Non è vero: essa è stata prescritta da due circolari ministeriali, fra l'altro di epoca fascista, insieme a quella dell'immagine del re! E il re dove lo mettiamo? Ah, già... non siamo più in una monarchia. E la religione di stato? Cancellata, con il concordato nel 1984. E allora? Cosa resta?

Resta che gli italiani, politici in testa, sono una manica di ipocriti. Con un presidente del consiglio puttaniere, con molti politici divorziati ma sedicenti cattolici, con una corruzione dilagante nelle pubbliche amministrazioni, con un partito - la Lega Nord - che dimentica selettivamente il suo recente paganesimo padano per ergersi a difensore delle famigerate radici cristiane dell'Italia, con un presidente della Repubblica che va a braccetto con la Chiesa ai festeggiamenti dei 150 anni dell'unità italiana avversata sempre e fino all'ultimo proprio dalla Chiesa, e - dulcis in fundo - con una Chiesa che guarda tutto ciò e chiude un occhio - anzi entrambi - in cambio di laute prebende (8x1000, sovvenzioni ad enti ecclesiastici, scuole cattoliche private, cliniche ecc.).

Quella croce, ecco la verità, è la foglia di fico sulle vergogne, tutte italiane, che ci contraddistinguono ed identificano nel mondo grazie a questa classe politica, a questa Chiesa, a questa cultura intrisa di ipocrisia tutta cattolica (pecca pure figliolo, tanto dopo c'è la confessione ed il perdono!). Agli occhi degli italiani, se cadesse quella croce, cadrebbe l'Italia; perché cosa resterebbe alla fine? La tradizione della corruzione e della mafia? La tradizione di secoli di oscurantismo e di avversione ad ogni progresso morale e scientifico?

Alla CEDU i giudici avranno pensato: "poveri italiani, sono ridotti così male: hanno 1617 violazioni riscontrate per i tempi eccessivi della giustizia (o proprio per la mancanza assoluta di giustizia)..." [violazioni puntualmente ignorate dai media e dai politici - ci supera solo la Turchia] "...concediamogli almeno una vittoria simbolica! Ecco qua: il vostro crocifisso lo potete lasciare al suo posto, così avrete la coscienza pulita e lo stato vostro padrone, ovvero il Vaticano in tutte le sue emanazioni, è contento!"